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"E alla cultura della musica e dell'arte, è possibile far intendere che lo struggente, insoddisfatto, bisogno di comunione, inscritto nei ritornelli delle canzoni o nei cromatismi di una tela, è il sacramento dell'inquietudine che può placarsi solo in te, Signore? E nella cultura degli Islamici che ci passano vicino, o dei viandanti Indù, approdati da sponde lontane, sarà mai possibile trovare feritoie per il passaggio delle tue verità?" (da "Preghiera a Cristo" di don Tonino Bello) "Questa messa laica e sparsa segue le indicazioni desunte nelle numerose riflessioni elaborate dalla stesso don Tonino sulla liturgia eucaristica. Una chiave per me utile è stata l'idea, più volte sostenuta dal vescovo di Molfetta, che "La messa dovrebbe metterci in crisi ogni volta e che ci dovrebbe scaraventare fuori, allontanarci dalla ripetizione del già visto per orientarci verso l'inedito". Perchè, come scriveva don Tonino, La pace è finita, andate a messa. Ché se vai a messa è finita la tua pace." (Michele Lobaccaro)